La prima sottoscrizione di 10.000 €, lanciata ad aprile, si è chiusa con grande successo.
L’appello lanciato ad aprile.
Il benevolo padrone Camozzi ci ha sommerso di denunce, lettere di sospensione, multe. Ci trascina da un’aula all’altra del tribunale del lavoro di Milano. Per vendicarsi della nostra resistenza allo smantellamento della fabbrica sta impegnando i giudici di Milano in un lavoro estenuante. E’ arrivato sino a rifiutare l’arbitrato dell’ispettorato del lavoro e chiede al giudice di esaminare quasi 40 provvedimenti disciplinari, dalle multe ai 3 giorni di sospensione.Come operai della INNSE, oltre alle iniziative sindacali in fabbrica, ci siamo attrezzati per rispondere legalmente, causa per causa, udienza per udienza ma tutto ciò ha un costo esagerato.Il benevolo Camozzi ha tanti soldi da investire in studi legali, guardie, carte bollate, la sua potenza economica la usa contro di noi.
Noi dovremmo avere il supporto legale della Fiom di Milano, siamo tutti iscritti paghiamo la tessera in media da 30 anni. Ma la Fiom ci ha abbandonati da quando abbiamo votato tutti NO al loro schema di accordo inconsistente.
Non ci rimane nient’altro che la solidarietà degli operai come noi, dei sostenitori ed anche di chi non è qui, ma capisce che alla INNSE si sta combattendo una lotta fra prepotenza e giustizia sociale.
Vi ringraziamo anticipatamente per il vostro contributo.